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Il mio profilo
Sono nata e vivo a Roma da sempre. Laureata in architettura, i primi dieci anni della mia attività professionale li ho svolti in uno studio che si occupava di rilievo dei monumenti. Sono approdata alla scuola non per vocazione, in realtà non avevo mai pensato di insegnare. Capitò che ci mise le mani il destino. Venni a sapere che in una Scuola media parificata, un Istituto religioso situato alla Garbatella, cercavano un'insegnante di Educazione artistica ed Educazione tecnica. Decisi di provare e mi presentai. Dopo un colloquio con la Preside Suor Maria Stella che si fidò di me, venni assunta. Mi trovai così, di punto in bianco, ad insegnare queste due materie per un totale di 15 ore settimanali, 5 per classe. Appena uscirono i concorsi a cattedre e le abilitazioni partecipai a tutti quelli possibili per la Scuola media e anche per le Superiori.
Nel corso degli anni decisi di restare nella mia piccola scuola piuttoso che affrontare una vita da precaria nello Stato. Non mi sono mai pentita di questa scelta. Insegnare due materie così diverse mi ha dato una formazione più articolata e mi ha abituato all'interdisciplinarietà. Inoltre, nel corso degli anni, ho sempre avuto i miei alunni dalla prima alla terza media il che mi ha fatto vivere una dimensione lavorativa e affettiva più coerente e finalizzata.
Improvvisamente l'estate del 2006 ricevetti la chiamata nella scuola di Stato per un concorso a cattedre di Educazione Tecnica che avevo fatto ben sedici anni prima. A quel punto non ci pensavo proprio più all'opportunità di entrare nello Stato. Che fare? Potevo dire di no? E così mi sono imbarcata in questa nuova avventura. Ebbi la fortuna di entrare in ruolo all'Istituto comprensivo Bitossi a dieci minuti di strada da casa mia. Ho così lavorato per la prima volta nel quartiere dove vivo, la Balduina. Mi dispiacque lasciare l' Educazione artistica, ma in cambio mi trovai ad insegnare, oltre a Tecnologia (nuovo nome dato all'Educazione tecnica) anche Informatica. Non mi risultò difficile perchè già da qualche anno avevo cominciato ad usare il pc per le mie lezioni di storia dell'arte.
Nuova scuola, nuovo quartiere, nuove materie, nuovi ministri, riforme, leggi e circolari. In tutto questo pensare e ripensare intorno all'insegnamento quello che in tanti anni non è cambiato mai sono gli occhi dei miei alunni che mi aspettano la mattina e soprattutto che si aspettano qualcosa da me.
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